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E la speculazione va......................... Alessandra Servidori      E la speculazione va….. 3 settembre 2016 In questa stagione di numeri... Read more
TERZO SETTORE :finalmente la legge delega Alessandra Servidori FINALMENTE IL RIORDINO DEL TERZO SETTORE    Commento al Disegno di... Read more
Sopprimere i vaucer?Una boiata pazzesca Alessandra Servidori Eliminare i vaucer ? una boiata pazzesca  www.formiche.net  I dati... Read more
Presidente Mattarella operi l’impeachment Alessandra Servidori    Presidente Mattarella operi l’impeachment verso questi irresponsabili  e... Read more
La violenza sulle donne e un’Italia che si limita a celebrare la giornata internazionale e farne film e spettacoli teatrali. http://formiche.net/2015/11/13/violenza-sulle-donne-serve-un-cambiamento-culturale/ ALESSANDRA... Read more
OSTAGGI troppo silenziosi delle nevrosi gender Sono giorni e giorni che siamo ostaggio di provvedimenti e discussioni sul gender (genericamente... Read more
A BOLOGNA TutteperItalia il 27 e il 29 settembre per vincere le sfide    A BOLOGNA TUTTEPERITALIA                            Il 27 settembre e il 29 Settembre    ... Read more
LIA DE ZORZI VICE PRESIDENTETUTTEPERITALIA LIA DE ZORZI        VICE PRESIDENTE TUTTEPERITALIA  Come co-autrice della guida amichevole sui... Read more
Profili di tre donne al vero potere Alessandra Servidori                                  Profili di tre donne al vero potere Angela... Read more
SALARI DISEGUALI TRA DONNE E UOMINI ITALIANI e tra NORD e SUD Alessandra Servidori        salari diseguali tra italiani e italiane e tra nord e sud Il welfare... Read more
Oggi 28 Aprile : la nostra guida amica per prevenzione salute e sicurezza sul lavoro                     Coordinamento tavolo interistituzionale  Prevenzione malattie professionali... Read more
L'ignoranza caprona è offesa per le istituzioni Alessandra Servidori Di trucidi volgari e indecenti soggetti che fanno politica  è ricca la... Read more
LEGGE DI STABILITA' che non ci stabilizza Alessandra Servidori        LEGGE DI STABILITA’ 2017  INTERROGATIVI  PIU’ CHE LEGITTIMI Abbiamo... Read more
DI MAIO ,la cultura dell'ignoranza Alessandra Servidori  Di Maio, la cultura del non saper fare i conti e  non dire la... Read more
IL FONDO NUOVE COMPETENZE DEVE SOSTENERE LE LAVORATRICI Alessandra Servidori    IL  Fondo nuove competenze deve sostenere le lavoratrici... Read more
E adesso : riflessioni su cosa dobbiamo fare adesso in EUROPA Alessandra Servidori   - https://www.startmag.it/blog/come-cambiera-leuropa/    27 MAGGIO 2019 “... Read more
CONCILIAZIONE del JOBS ACT SPARITA Scade oggi 8 maggio 2015 il termine previsto dalla legge per approvare l’atteso Atto IV del  JOBS... Read more
ITALIA lasciata sola con l'esodo biblico  ALESSANDRA SERVIDORI            IMMIGRAZIONE E ITALIA isolata Dalla grande mela il giovane... Read more
Riflessioni da cristiana cattolica Riflessione di una cristiana cattolica      EWWIWA MARIA !!!!! Ritirato il documento sulle linee... Read more
Battere il cancro al seno : una priorità della Ue   Alessandra Servidori  ILDIARIODELLAVORO        27 ottobre 2020  Il parlamento europeo per... Read more
Audizione in Senato Commissione Lavoro Direttiva Salario minimo Prof .Alessandra Servidori              Presidente Nazionale TutteperItalia  14 Gennaio 2021     ... Read more
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DONNE :MARZOTTO-CLINTON  ALESSANDRA SERVIDORI                http://formiche.net/2016/07/29/ricordo-marta-marzotto/  In... Read more
Risoluzione Onu sulle malattie rare Alessandra Servidori Risoluzione Onu sulle malattie... Read more
JOBS ACT :ultimo atto e attenzione ai tranelli Alessandra Servidori Poletti Giuliano  ha semichiuso il cerchio del JOBS ACT che adesso con gli... Read more
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Italia-Bruxellels-Politiche di genere Alessandra Servidori   ITALIA/BRUXELLES : NOTIZIE IMPORTANTI politiche parità di genere  Grazie... Read more
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Morti sul lavoro : tante e tanti le lavoratrici e le chiamano" morti bianche" Rosse invece e sempre di più Alessandra Servidori               Troppe donne e uomini che "cadono" sul lavoro Domenica 13... Read more
Basta politiche assistenziali : politiche attive e subito   https://www.startmag.it/economia/perche-urge-una-riforma-delle-politiche-attive/             ... Read more
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Lunedì 7 febbraio in piazza con l'ombrello per sostenere le madri alle quali tolgono i figli Alessandra Servidori UN LUNEDI 7 FEBBRAIO IN PIAZZA CON L’OMBRELLO PER SOSTENERE LE MADRI ALLE... Read more
8 MARZO DELLA DONNA INFORMATA https://youtu.be/RvSq7_Ob700     8 MARZO 2018  ORGANIZZATA DA TUTTEPERITALIA  MODENA... Read more
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PILLOLE di STABILITA' -11 Gennaio 2016     PROF .ALESSANDRA SERVIDORI  -  DIRETTORE CESLAR-UNIMORE Pillole LEGGE DI STABILITA’  Sono... Read more
NEWS :legge di stabilità-17 dicembre 2015   Alessandra Servidori                         giovedì 17 dicembre :news  LEGGE DI STABILITA’:... Read more
Servizi per la famiglia : ripristinare i vaucer ALESSANDRA SERVIDORI  SERVIZI PER LA FAMIGLIA E LA CASA : IN ITALIA BISOGNA RIPRISTINARE I... Read more

Donne e giustizia :la Corte Ue condanna l'Italia

Alessandra Servidori         www.ildiariodellavoro.it

La Corte  Ue dei diritti forse ci salverà dalla misoginia della giustizia italiana.

Il 27 maggio scorso la Corte Suprema Ue dei diritti dell’uomo  ha pronunciato una sentenza molto importante  contro l’Italia,  per la ferma presa di posizione della Corte nei confronti di un sistema, quello italiano, in cui è ancora fortemente radicata una cultura misogina e sessista. La sentenza è legata ad una violenza subita da una giovane nel  2008 in stato di ubriachezza , quando sette ragazzi la violentarono a Firenze e purtroppo la questione recentemente si è ripetuta in Sardegna. In primo grado, sei dei sette accusati toscani vennero condannati a quattro anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata e successivamentein appello gli imputati vennero tutti assolti con formula piena “perché il fatto non sussiste”, con motivazioni della Corte d’Appello di Firenze  che evidenziò “la serie di imprecisioni e contraddizioni” nella ricostruzione dell’evento considerando il racconto della ragazza come non credibile  con valutazioni sulla  vittima, sulle sue abitudini sessuali e relazionali, definita come “soggetto femminile fragile, ma al tempo stesso tempo creativo, disinibito, capace di gestire la propria (bi)sessualità”, protagonista, nel corso della serata, di “atteggiamenti particolarmente disinvolti … in un clima … goliardico (e) godereccio”. Dunque secondo il Collegio dei giudici la ragazza  non avrebbe ostacolato in alcun modo l’iniziativa del gruppo, i quali non avevano dunque esercitato alcuna costrizione della volontà della vittima tramite l’uso e l’abuso di alcool. La questione venne conclusa  come una vicenda “incresciosa, non encomiabile per nessuno” ma,  “un fatto penalmente non censurabile”. Gruppi di associazioni femminili convinte che la pronuncia avesse rappresentato una grave violazione dei diritti fondamentali della vittima, hanno portata la sentenza all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo. E’ bene ricordare due profili: (a) il quadro normativo in tema di violenza di genere e, in particolare, di tutela delle donne che ne sono vittime e (b) gli obblighi, positivi e negativi, in materia scaturenti dalle previsioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. In capo alle autorità nazionali ricordiamo vi sono specifici obblighi di tutela nei confronti delle donne vittime di violenza e  particolare attenzione viene posta alla condotta degli organi inquirenti e giudicanti, ai quali è richiesto di attivare ogni strumento per proteggere e assistere la vittima nel corso del procedimento. La Corte di Strasburgo ha inanellato il suo giudizio in applicazione dell’articolo 8 CEDU (rispetto alla vita privata e familiare) da solo e in combinato disposto con gli articoli 2 (diritto alla vita) e 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti); Dichiarazione dei Principi Fondamentali di Giustizia per le Vittime di Reato e di Abuso di Potere del 1985;  Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne del 1979 (CEDAW, la Direttiva 2012/29/UE, “che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato”, la Convenzione di Istanbul del 2011, sottoscritta dai paesi del Consiglio d’Europa, il cui articolo 18 impegna gli Stati a garantire protezione e sicurezza delle donne, nell’ambito di una più generale “comprensione della violenza di genere contro le donne e della violenza domestica” invitando le autorità affinché si “concentrino sui diritti umani e sulla sicurezza della vittima”. La Corte ispirandosi a “vittimizzazione secondaria” – o “colpevolizzazione della vittima” (c.d. victim blaming) – quando, a seguito di un episodio di violenza, le autorità (sanitarie e/o giudiziarie), che dovrebbero tutelare e proteggere la vittima, la rendono soggetta a nuove e diverse violenze nella fattispecie anche quando le autorità mettano in dubbio la ricostruzione dei fatti proposta dalla vittima facendo leva su caratteristiche personali che ne minerebbero la credibilità – quali una scarsa educazione, una condizione socio-economica precaria e uno stile di vita ritenuto “non convenzionale”.Sappiamo bene che L’Italia, pur dotandosi, nel corso degli anni, di una normativa abbastanza completa per quanto riguarda il contrasto alla violenza di genere, non ha mai approntato alcuno strumento giuridico per combattere lo specifico fenomeno del c.d. victim blaming. La Corte ha censurato con durezza alcuni passaggi della sentenza della Corte d’Appello di Firenze, giudicando come inappropriati” e “ingiustificati” i riferimenti alla vita relazionale e all’orientamento sessuale della ricorrente, alla sua condotta e persino ai suoi interessi, così come sono deplorevoli” e “irrilevanti” i tentativi dei giudici di merito di stigmatizzare il momento di fragilità della ricorrente e le sue abitudini di vita, ritenute “non convenzionali”. Argomentazioni, queste, che la Corte ha considerato né utili per valutare la credibilità della ricorrente, né pertinenti, né, tantomeno, determinanti per giungere ad una sentenza ed inoltre ha determinato una violazione degli obblighi positivi in capo alle autorità nazionali scaturenti dall’articolo 8 CEDU, che impone di proteggere le vittime non solo con riguardo alla loro integrità fisica, ma anche alla loro immagine, dignità e vita privata. In un passaggio particolarmente significativo, la Corte ha evidenziato come la facoltà dei giudici di esprimersi liberamente nel formulare le proprie decisioni – quale espressione della discrezionalità e dell’indipendenza dei giudici – trova necessariamente un limite nell’obbligo, appunto, di tutelare le vittime e la loro immagine. La questione di genere è un tema aperto nel dibattito pubblico e politico italiano, dove vivono episodi di esplicito sessismo e misoginia, anche da parte di esponenti delle istituzioni. Un problema culturale, diffuso e radicato e che, come nel caso di specie, è esteso anche alle autorità giudiziarie, che dovrebbero rappresentare, almeno teoricamente, baluardo di equità ed uguaglianza.Sicuramente l’adeguamento agli standard europei ed internazionali e la definizione di protocolli più stringenti nello svolgimento di processi su casi di violenza di genere sono un passo importante nel garantire maggiori tutele e protezione alle vittime. Dunque una più equa composizione dei collegi  (le donne giudici ci sono!)e una preparazione giuridica più gender-oriented sono necessari perché le vittime di violenza possano essere adeguatamente protette e tutelate.

 

 

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