Un 1°maggio diversamente buono
Alessandra Servidori Un 1 MAGGIO diversamente buono
*Questo 1° Maggio 2017 lo dedico , con evidente ironia e disistima, a chi dovrebbe astenersi da fare proposte indecenti sul lavoro. Sono convinta che il reddito dicittadinanza contenuto in alcuni programmi di governo di chi si candida alla guida di questo nostro Paese, sia una misura contro l’effettiva capacità di inclusione dei cittadini in materia di democrazia e nasconde la polvere della povertà sotto il tappeto. Non è una proposta di inclusione infatti quanto un intervento tampone perché non affronta il vero problema che è nella democrazia e il lavoro che sono la base della nostra Costituzione. Al povero deve essere riconosciuta l’elemosina ? Le disuguaglianze economiche e sociali sono qualcosa di ineluttabile? Meno diritti a tutti anche per chi lavora ?C’ è chi -sociologo e mentore del movimento stellato - addirittura sostiene che bisogna lavorare gratis per avere diritto ad una redistribuzione del capitale. Un’idea vetero depressiva e antidemocratica dell’ideologia del lavoro e della povertà.
*Un 1° maggio dedicato a chi si dimentica che il nostro Debito Pubblico in miliardi di euro ammonta a 2.217 e che il tasso di disoccupazione italiano è al 11,9% e tra i 15 e 24 anni è al 38,6% , che la percentuale europea è al 9,6% .
*Un 1° maggio dedicato a chi è troppo disinvolto e pensa a sé stessa e che va con il caschetto giallo nei cantieria fare la passerella quando, in vigore la nuova legge per il contrasto al fenomeno del cd. Caporalato ( la Legge 29 ottobre 2016, n. 199, recante "Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo" (G.U. n. 257 del 3-11-2016).), muoiono ancora tante persone nei cantieri neri o dimenticati dal terremoto.
INVECE un 1° MAGGIO di vero augurio con una nota positiva che guarda avanti e ricorda che ,queste le principali linee della legge contro lo sfruttamento:
- riformulazione del reato di caporalato ("intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro" - art. 603-bis c.p.): è prevista la pena della reclusione da 1 a 6 anni e della multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato, nei confronti di chiunque:
1) recluta manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori;
2) utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante l'attività di intermediazione di cui al n. 1), sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.
Costituisce indice di sfruttamento la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni:- reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato;
- reiterata violazione della normativa relativa all'orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale, all'aspettativa obbligatoria, alle ferie;
- sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro;
- sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti.
- applicazione di un'attenuante in caso di collaborazione con le autorità;
- previsione dell'arresto obbligatorio in flagranza di reato;
- il rafforzamento dell'istituto della confisca;
- l'estensione della responsabilità amministrativa dell'ente per il reato di caporalato: la sanzione pecuniaria prevista va da 400 a 1.000 quote (l'importo di una quota varia da un minimo di 258 a un massimo di 1.549 euro);
- l'adozione di misure cautelari relative all'azienda agricola in cui è commesso il reato;
- l'estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo antitratta;
- il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in funzione di strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura;
- il graduale riallineamento delle retribuzioni nel settore agricolo.
ECCO BUON 1° MAGGIO !