NON E' MAI TROPPO TARDI
Alessandra Servidori Alle italiane e italiani serve il maestro o la maestra
Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'adulto italiano analfabeta . Lezione numero 1
Era un programma televisivo,condotto da Alberto Manzi che nella sua più conosciuta edizione, dal 1960 al 1968 la RAI ha mandato in onda dal lunedì al venerdì,organizzato con il sostegno dell’allora illuminato Ministero della Pubblica istruzione e la trasmissione era condotta dal maestro e pedagogo Alberto Manzi: insegnava a leggere e a scrivere agli italiani che non ne erano ancora in grado pur avendo superato l'età scolare. Si trattava di autentiche lezioni, tenute da Manzi a classi formate da adulti analfabeti, nelle quali venivano utilizzate le tecniche di insegnamento moderne, oggi potremmo dire "multimediali", giacché si servivano di filmati, supporti audio, dimostrazioni pratiche, e la mano del maestro Manzi con rapidi tratti di carboncino, disegnava schizzi e bozzetti su una lavagna a grandi fogli. Ecco oggi ci serve un altro Alberto o Alberta per insegnare agli italiani che cosa è la vera politica e la finzione della squallida rappresentanza civile che i personaggi che ne occupano le sedie del potere e che vengono blanditi e acclamati nei talk show, trucidissimi spesso, imbellettati da conduttrici curate, interpreti di un populismo e di una ignoranza spettacolare,ideologica, demenziale. L’ascesa del nuovo potere di Palazzo Chigi è figlia del Casalino Grande Fratello, del tronista molisano Greco di Uomini e donne, di telenovela di Spa algoritmica Casaleggio ; tutti nipotini del neorealitysmo televisivo che attraverso il piccolo schermo e internet hanno raccolto “il rancore italiano” ( citazione Di Giuseppe De Rita) abbandonando il diritto /dovere di informarsi e incalzare una politica nostrana incantonata nell’angolo buio della civiltà a ridosso dell’ignoranza più bue. Così faremo un’ opera buona e un’azione positiva raccontando agli italiani” strada facendo “ ( saluto a fine giornata dell’amica che non c’è più Riccarda Nicolini” )cosa succede nel nostro Paese e d’intorni. Parola da capire :QE ovvero Quantitative easing ovvero l’acquisto di titoli di Stato da parte della BCE ovvero Banca Centrale Europea operato per conto del Presidente Mario Draghi nominato nel 2011 e in scadenza nel prossimo 2019, che ha consentito ai vari Stati Ue il salvataggio delle finanze di molti dei 28 paesi europei negli anni e in seguito a varie crisi finanziarie ed economiche ,con il merito di aver difeso dal pericolo/ speculazione molti stati in difficoltà bancarie/economiche e attraverso la politica espansiva tenere a bada i tassi di interesse. Con l’acquisto dei vari titoli di Stato per complessivi 2550 miliardi ad oggi , compresi i nostrani , dal 2008 al 2017, la BCE ha acquistato 344 miliardi di Bot e Cct , 485 miliardi di quelli tedeschi,396 miliardi di quelli francesi, creando così un effetto placebo/risparmio all’Eurozona complessivamente di 1150 miliardi spalmati razionalmente sui titoli comprati e non sappiamo ancora cosa ci è costato il salvataggio della Grecia (tenuto ben nascosto dalla TROIKA ovvero il super triunvirato organismo di garanzia composto da BCE,FMI –fondo monetario internazionale- COMMISSIONE EUROPEA) .Il triunvirato è già intervenuto a seguito della grande recessione e si è occupata dei piani di salvataggio dei paesi all’interno della zona euro il cui debito pubblico è in crisi,per scongiurare il rischio di insolvenza sovrana, concedendo prestiti ed esigendo in cambio politiche di austerità. Ecco così motivato il pericolo vero di un intervento della TROIKA in Italia .Perchè ? Siamo chiari non siamo in un talk show : per il 2019, accanto ai 5 miliardi che servono per rendere più flessibile la legge Fornero sulle pensioni e ai 2 per rafforzare i centri per l’impiego funzionali al reddito di cittadinanza, ci sono anche 12,4 miliardi da trovare per impedire che l’Iva salga. Col rifinanziamento di sanità, missioni di pace ed emergenza sisma, la manovra 2019 già lievita a 85+ la restituzione di almeno i 5 miliardi chiesti da Renzi per maggiore flessibilità alla Ue e senza tener conto della flat tax, che vale almeno una quarantina di miliardi”. Totale: 130 miliardi. E dove li troviamo? Cosa racconterà in spettacolari talk show il governo verdegiallo? Escludendo una super taglio impopolare tipo spending review, escludendo tagli impossibili a sanità e welfare, escludendo la patrimoniale perché mettere le mani in tasca agli italiani è antisovranista, resta una strada da imboccare, ardua ma molto spettacolare politicamente parlando: rompere il patto con l’Europa e aprire la guerra sui conti con Bruxelles. Grande rilievo mediatico, esito sicuramente devastante.