Bologna non più Dotta
Alessandra Servidori 13 febbraio 2016
Bologna è diventata la cellula della campagna contro il cristianesimo ed è la scuola la culla dell’isteria collettiva. Vero è che il cristianesimo e la Chiesa stanno vivendo una crisi in Europa ma anche vero è che abbiamo perso la reputazione,siamo diventati pochi a difendere e a rilanciare i nostri valori. Ma l’umiliazione non ci può intimidire. Come è possibile oggi nella nostra petroniana città concepire e accettare che la laicizzazione integralista dell’accoglienza alle altre comunità religiose impedisca e addirittura si contrapponga all’evangelizzazione della nostra cultura cristiana cattolica verso i nostri figli all’interno della scuola?Prima è stata la croce in classe il pretesto ora è la benedizione pasquale e la lotta/contro è durissima fino ad arrivare alle insegnanti che violano il loro mandato e che come irinni si fanno intervistare davanti all’entrata delle scuole per pubblicizzare la sentenza del Tar che ha consentito l’espulsione del prete dalle aule. E’ come se lo scoraggiamento ci avesse sottomesso la possibilità di reagire : lasciare il passato che non verrà più?Non accetto il liberalismo che accetta tutto e perde il profilo della vita cristiana. Esponiamo i simboli e i valori della nostra tradizione senza paure perché il cristiano è chiamato nella vita quotidiana ad educare come impegno personale,civile e sociale,politico ,soprattutto nelle istituzioni che sono carismi come appunto la scuola che hanno trovato una struttura sociale che è strutturale.