NON siamo un popolo di brava gente
Alessandra Servidori
Non siamo un popolo di brava gente.
Il silenzio è il peggior male che si possa agire: e infatti parlo, scrivo,giudico le nefandezze che stanno consumandosi ,sfidando la demagogia dilagante, prendendo spunto da un’inchiesta nella quale si evidenzia che il 61% di italiani intervistati sarebbe d’accordo con le scelte di Salvini rispetto la nave Diciotti e le note vicende. Ma la menzogna appunto ,ripetuta pedissequamente, appare come la verità e così è in questa Italia devastata da scorribande ignoranti il popolo dei gialloverdi è ben rappresentato da chi come i suoi odierni parlamentari esprime il desiderio reazionario di due capi + uno e di un gruppo di alcuni parlamentari, finalmente identico al suo popolo che li hanno eletti ,cioè analfabeti e ignoranti. Così ieri sera davanti alle immagini di una folla che in Piazza Venezia decenni fa osannava le leggi razziste ,ne vedo assolutamente tutte le diffamanti sembianze odierne quando un ragazzo scaltro e un viso ribaldo conquistatore di prime pagine di quotidiani internazionali,sono al balcone dell’Italia umiliata. Sì umiliata dalla vera verità perché i mercati sono la politica europea,sono cioè uno dei principali meccanismi e strumenti attraverso i quali i rapporti politici tra i paesi europei vengono definiti,controllati,rideterminati.i problemi dell’economia del mercato rimandano ai problemi specifici della politica estera:controllo,sicurezza, influenza nelle decisioni e l’Italia senza una politica estera non esiste alcuna possibilità di vedere riformati i trattati e ridefiniti i rapporti sia con l’Europa che con gli altri super stati USA e URSS. E la verità è che questa Italia avvilita deve fare i conti con i millecento posti di lavoro bruciati ogni giorno a luglio;il calo della produzione industriale ,la diffidenza del capitale straniero rispetto alle parole in libertà del governo e alle sue sorti incerte e grigie. Così grigie che appaiono offensive ai giovani italiani che cominciano a capire- e finalmente- che questi giallo verdi corteggiano gli anziani promettendo sgravi fiscali sulle pensioni nonché una accelerazione dell’età pensionabile degli attuali lavoratori sulla loro pelle e per avere i voti,lasciando i nostri giovani, perché no, a casa con il reddito di “disoccupazione” chiamato cittadinanza che farà del sud il terzo mondo e del nord il colabrodo del mediterraneo. Questo sinistro progetto di sabotare l’Italia va combattuto con coraggio e azione.