Ullalà :pensioni e ancora pensioni
DAL SITO PER NOI Pensioni per tutti ?
Nella Legge di Bilancio 2021 non ci si é occupati unicamente della misura che andrà a sostituire quota 100, ossia la quota 102, che avrà durata annuale in attesa di una riforma maggiormente strutturale, ma si é optato per la proroga dell’ape sociale con un ampliamento delle categorie di mestieri considerati gravosi, e della proroga dell’opzione donna. Peccato che fa notare Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, i requisiti siano cambiati e siano, manco a dirlo, peggiorativi, ossia si é passati dalla possibilità di accedere alla quiescenza dai 58 anni e 35 di contirbuti per le dipendenti e 59 anni per le autonome, ai 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome, un incremento di ben due anni che non é certamente stato accolto positivamente dalle donne e dal comitato opzione donna social che ne rappresenta buona parte delle istanze.
Sulla questione ci siamo interfacciati con Alessandra Servidori, Componente Consiglio di Indirizzo CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) del Presidente del Consiglio e del Governo, per comprendere quale sia la sua opinione al riguardo, giusta la proroga con incremento dei due anni, una sorta di equiparazione all’aumento biennale inserito nella quota 102, che ha portato l’età anagrafica a salire dai 62 anni ai 64, oppure ingiusto nei confronti delle donne, già generalmente più penalizzate nel mondo del lavoro e di conseguenza nel raggiungimento della pensione? Eccovi le sue considerazioni al riguardo.
Pensioni anticipate 2021, proroga opzione donna ma l’età passa da 58 a 60, giusto o no?
“Sono convinta che la riforma pensionistica debba essere attuata il prima possibile perché abbiamo già avuto la dimostrazione che una serie di modifiche come quota 100 non hanno dato i risultati ipotizzati dal precedente governo. Anzi, soprattutto in materia di ricambio generazionale : i nostri giovani sono effettivamente in condizioni drammatiche tali da non avere prospettive per la loro vita lavorativa e dunque per il sistema di protezione sociale previdenziale il quale non dimentichiamo è a ripartizione e dunque è chiaro che abbiamo il dovere morale di modificare le regole che non reggono più.
Il compromesso offerto da Mario Draghi e Daniele Franco, ovvero prevedere una norma ponte per il solo 2022 in attesa di un nuovo tavolo da avviare a gennaio non elimina la distanza di fondo: l’esecutivo vuole tornare alle regole della legge Fornero allargate alle eccezioni come Ape sociale per i lavori faticosi (esteso a nuove categorie) e Opzione donna: su quest’ultimo meccanismo, che permette alle lavoratrici di accedere alla pensione in anticipo in cambio di un assegno meno generoso, era emersa la disponibilità a riportare l’età minima da 60 a 58 anni (con 35 di contributi) già durante l’esame parlamentare.
Sono altrettanto convinta che le lavoratrici debbano avere agevolazioni contributive figurative mentre lavorano non solo per i figli ma soprattutto per riconoscere il lavoro di cura anche prestato ai familiari disabili e non autosufficienti. E la soluzione è assolutamente legata alla gestione dei Fondi bilaterali da estendere come copertura di accesso per congedi parentali così da non impoverire il quantum contributivo e arrivare a pensioni dignitose . Non sarà comunque 1 anno di età in più a pregiudicare OPZIONE DONNA se si parte subito con la contribuzione figurativa arricchita –
Desidero ricordare che OCSE in occasione della pubblicazione dell’Economic Survey per l’Italia, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha puntato il dito sia contro Quota 100, che consente il pensionamento anticipato dai 62 anni d’età con almeno 38 anni di versamenti di contributi sia contro Opzione donna, che invece che dà diritto al pensionamento anticipato con un trattamento calcolato su base contributiva fino a dicembre 2021. Misura che a dire dell’Organizzazione “non andrebbe rinnovata, perché amplifica i rischi di povertà in età avanzata”.
Voi dal canto vostro cosa ne pensate dell’opzione donna giusto averla rinnovata ma doveroso riportarla ai requisiti precedenti o era meglio seguire il parere dell’OCSE? Fatecelo sapere nellìapposita sezione commenti del sito, nel mentre ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte delle dichiarazioni della Servdori che, trattandosi di esclusiva, é tenuto a citare la fonte.