Il bluf salviniano sull'immigrazione
Alessandra Servidori
Il bluf salviniano dell’immigrazione
Dopo 7 mesi di non verità e di offensive accuse di brogli alle cariche dello Stato Italiano ed Europeo, condite da immaginifici applausi Trumpiani nei confronti del professor Conte, il cavallo di battaglia di Salvini si sgretola sulla via della verità dei numeri. Il dossier statistico 2018 IDOS-numeri non opinioni- ci dice che i cittadini stranieri in Europa sono 38,6 milioni di cui 21,6 non comunitari .In Italia l’incidenza sulla popolazione è del 8,5%,dell’11,2 % in Germania,del 9,2% nel Regno Unito,del 15%in Austria,e in Italia il numero di nati da genitori stranieri diminuisce sempre di più : nel 2013 erano 82.000 nel 2017 68.000.Nel 2016 i contribuenti stranieri hanno versato 3,3 miliardi di irpef e sommati ad altri contributi fanno 19,2 miliardi e la spesa in uscita per loro è 17,5 miliardi dunque il bilancio è positivo. Le espulsioni,ferme al palo: lo scorso anno è stato rimpatriato il 3,7% degli irregolari, nel 2017 sono stati intercettati 41.158 stranieri irregolari. Di questi, solo il 44,6% è stato effettivamente espulso o rimpatriato, la parte restante è "non ottemperante", ossia è rimasta in Italia nonostante sia destinataria di un provvedimento di espulsione. Non solo. Se ci si basa sulla stima della Fondazione Ismu, per cui in Italia vi sarebbero circa 490mila stranieri privi di titolo di soggiorno, emerge come la "macchina delle espulsioni" ne abbia intercettato solo l'8,4% e allontanato appunto appena il 3,7%. Sulla perenne emergenza immigrazione si giocano fortune politiche, maggioranze di governo e assetti europei. Il "pianeta migranti" è percorso da mille tensioni, scosso da guerre di parole e numeri. E proprio dai numeri è allora utile ripartire. Infatti degli oltre 114.000 italiani che si sono trasferiti all'estero nel 2017, la fascia più rappresentata è quella dei 25-39enni. Tendenza questa che sta facendo strada anche tra gli stranieri: oltre 40.500 cancellazioni anagrafiche per l'estero nel 2017. E così la verità è che lo scorso anno il numero degli italiani residenti all'estero (oltre 5.114.000) è analogo a quello degli stranieri residenti in Italia.Le carceri italiane sono piene di stupratori di tutte le nazioni compresi italiani e immigrati che hanno commesso delitti e un provvedimento saggio sarebbe quello di fargli scontare la pena nel loro paese di origine vigilando che scontino veramente la condanna.Il martirio di Desirè la bambina di 16 anni massacrata dal branco di negri è un esempio di crudeltà bestiale che ritroviamo sovente anche tra i maschi autoctoni assassini infami . I reati in Italia nel 2017 dice il Censis sono calati del 10% nel 2017 ma resta la paura e il 31,9% delle famiglie si sente a rischio,soprattutto quelle residenti nelle aree metropolitane. Salvini come Ministro dell’interno deve agire e non solo fare campagna elettorale europea e italiana perché insistere sulla storia della paura senza provvedere è delittuoso. Se nell’arena politica non si interrompe lo stillicidio di dichiarazioni criminalizzanti che sovrappongono la figura del richiedente asilo a quello del clandestino o quella dell’immigrato irregolare a quella del criminale tout court, recenti indagini e riflessioni metodologiche hanno riportato l’attenzione sulla necessità di dotarsi dei giusti strumenti analitici e delle necessarie accortezze metodologiche per poter trattare correttamente dati e informazioni e produrre nuove conoscenze per rappresentare fenomeni come quello della criminalità degli immigrati nelle sue dimensioni quantitative e qualitative reali, fuori dalla logica dell’allarme sociale e attente a restituire ai responsabili delle politiche un quadro realistico su cui poter agire coerenti azioni di intervento.
Alessandra Servidori
Il bluf salviniano dell’immigrazione
Dopo 7 mesi di non verità e di offensive accuse di brogli alle cariche dello Stato Italiano ed Europeo, condite da immaginifici applausi Trumpiani nei confronti del professor Conte, il cavallo di battaglia di Salvini si sgretola sulla via della verità dei numeri. Il dossier statistico 2018 IDOS-numeri non opinioni- ci dice che i cittadini stranieri in Europa sono 38,6 milioni di cui 21,6 non comunitari .In Italia l’incidenza sulla popolazione è del 8,5%,dell’11,2 % in Germania,del 9,2% nel Regno Unito,del 15%in Austria,e in Italia il numero di nati da genitori stranieri diminuisce sempre di più : nel 2013 erano 82.000 nel 2017 68.000.Nel 2016 i contribuenti stranieri hanno versato 3,3 miliardi di irpef e sommati ad altri contributi fanno 19,2 miliardi e la spesa in uscita per loro è 17,5 miliardi dunque il bilancio è positivo. Le espulsioni,ferme al palo: lo scorso anno è stato rimpatriato il 3,7% degli irregolari, nel 2017 sono stati intercettati 41.158 stranieri irregolari. Di questi, solo il 44,6% è stato effettivamente espulso o rimpatriato, la parte restante è "non ottemperante", ossia è rimasta in Italia nonostante sia destinataria di un provvedimento di espulsione. Non solo. Se ci si basa sulla stima della Fondazione Ismu, per cui in Italia vi sarebbero circa 490mila stranieri privi di titolo di soggiorno, emerge come la "macchina delle espulsioni" ne abbia intercettato solo l'8,4% e allontanato appunto appena il 3,7%. Sulla perenne emergenza immigrazione si giocano fortune politiche, maggioranze di governo e assetti europei. Il "pianeta migranti" è percorso da mille tensioni, scosso da guerre di parole e numeri. E proprio dai numeri è allora utile ripartire. Infatti degli oltre 114.000 italiani che si sono trasferiti all'estero nel 2017, la fascia più rappresentata è quella dei 25-39enni. Tendenza questa che sta facendo strada anche tra gli stranieri: oltre 40.500 cancellazioni anagrafiche per l'estero nel 2017. E così la verità è che lo scorso anno il numero degli italiani residenti all'estero (oltre 5.114.000) è analogo a quello degli stranieri residenti in Italia.Le carceri italiane sono piene di stupratori di tutte le nazioni compresi italiani e immigrati che hanno commesso delitti e un provvedimento saggio sarebbe quello di fargli scontare la pena nel loro paese di origine vigilando che scontino veramente la condanna.Il martirio di Desirè la bambina di 16 anni massacrata dal branco di negri è un esempio di crudeltà bestiale che ritroviamo sovente anche tra i maschi autoctoni assassini infami . I reati in Italia nel 2017 dice il Censis sono calati del 10% nel 2017 ma resta la paura e il 31,9% delle famiglie si sente a rischio,soprattutto quelle residenti nelle aree metropolitane. Salvini come Ministro dell’interno deve agire e non solo fare campagna elettorale europea e italiana perché insistere sulla storia della paura senza provvedere è delittuoso. Se nell’arena politica non si interrompe lo stillicidio di dichiarazioni criminalizzanti che sovrappongono la figura del richiedente asilo a quello del clandestino o quella dell’immigrato irregolare a quella del criminale tout court, recenti indagini e riflessioni metodologiche hanno riportato l’attenzione sulla necessità di dotarsi dei giusti strumenti analitici e delle necessarie accortezze metodologiche per poter trattare correttamente dati e informazioni e produrre nuove conoscenze per rappresentare fenomeni come quello della criminalità degli immigrati nelle sue dimensioni quantitative e qualitative reali, fuori dalla logica dell’allarme sociale e attente a restituire ai responsabili delle politiche un quadro realistico su cui poter agire coerenti azioni di intervento.
Alessandra Servidori
Il bluf salviniano dell’immigrazione
Dopo 7 mesi di non verità e di offensive accuse di brogli alle cariche dello Stato Italiano ed Europeo, condite da immaginifici applausi Trumpiani nei confronti del professor Conte, il cavallo di battaglia di Salvini si sgretola sulla via della verità dei numeri. Il dossier statistico 2018 IDOS-numeri non opinioni- ci dice che i cittadini stranieri in Europa sono 38,6 milioni di cui 21,6 non comunitari .In Italia l’incidenza sulla popolazione è del 8,5%,dell’11,2 % in Germania,del 9,2% nel Regno Unito,del 15%in Austria,e in Italia il numero di nati da genitori stranieri diminuisce sempre di più : nel 2013 erano 82.000 nel 2017 68.000.Nel 2016 i contribuenti stranieri hanno versato 3,3 miliardi di irpef e sommati ad altri contributi fanno 19,2 miliardi e la spesa in uscita per loro è 17,5 miliardi dunque il bilancio è positivo. Le espulsioni,ferme al palo: lo scorso anno è stato rimpatriato il 3,7% degli irregolari, nel 2017 sono stati intercettati 41.158 stranieri irregolari. Di questi, solo il 44,6% è stato effettivamente espulso o rimpatriato, la parte restante è "non ottemperante", ossia è rimasta in Italia nonostante sia destinataria di un provvedimento di espulsione. Non solo. Se ci si basa sulla stima della Fondazione Ismu, per cui in Italia vi sarebbero circa 490mila stranieri privi di titolo di soggiorno, emerge come la "macchina delle espulsioni" ne abbia intercettato solo l'8,4% e allontanato appunto appena il 3,7%. Sulla perenne emergenza immigrazione si giocano fortune politiche, maggioranze di governo e assetti europei. Il "pianeta migranti" è percorso da mille tensioni, scosso da guerre di parole e numeri. E proprio dai numeri è allora utile ripartire. Infatti degli oltre 114.000 italiani che si sono trasferiti all'estero nel 2017, la fascia più rappresentata è quella dei 25-39enni. Tendenza questa che sta facendo strada anche tra gli stranieri: oltre 40.500 cancellazioni anagrafiche per l'estero nel 2017. E così la verità è che lo scorso anno il numero degli italiani residenti all'estero (oltre 5.114.000) è analogo a quello degli stranieri residenti in Italia.Le carceri italiane sono piene di stupratori di tutte le nazioni compresi italiani e immigrati che hanno commesso delitti e un provvedimento saggio sarebbe quello di fargli scontare la pena nel loro paese di origine vigilando che scontino veramente la condanna.Il martirio di Desirè la bambina di 16 anni massacrata dal branco di negri è un esempio di crudeltà bestiale che ritroviamo sovente anche tra i maschi autoctoni assassini infami . I reati in Italia nel 2017 dice il Censis sono calati del 10% nel 2017 ma resta la paura e il 31,9% delle famiglie si sente a rischio,soprattutto quelle residenti nelle aree metropolitane. Salvini come Ministro dell’interno deve agire e non solo fare campagna elettorale europea e italiana perché insistere sulla storia della paura senza provvedere è delittuoso. Se nell’arena politica non si interrompe lo stillicidio di dichiarazioni criminalizzanti che sovrappongono la figura del richiedente asilo a quello del clandestino o quella dell’immigrato irregolare a quella del criminale tout court, recenti indagini e riflessioni metodologiche hanno riportato l’attenzione sulla necessità di dotarsi dei giusti strumenti analitici e delle necessarie accortezze metodologiche per poter trattare correttamente dati e informazioni e produrre nuove conoscenze per rappresentare fenomeni come quello della criminalità degli immigrati nelle sue dimensioni quantitative e qualitative reali, fuori dalla logica dell’allarme sociale e attente a restituire ai responsabili delle politiche un quadro realistico su cui poter agire coerenti azioni di intervento.