EUROSTAR o ITALIAN BOOR
Alessandra Servidori
EUROSTAR o ITALIAN BOOR
In 24 ore di viaggio Bologna-Roma/Roma –Bologna e Bologna/Milano –Milano/Bologna la rappresentazione di una Italia che agli occhi degli stranieri che visitano o lavorano nel nostro paese deve apparire un coacervo di maleducati. La storia : arrivo di primo mattino al Club della freccia rossa di FS e come al solito gentilissime signore mi accolgono con un sorriso ed una gentilezza veramente ammirevole. Arriva un genere uomo agitato : il treno per Bolzano subirà un ritardo. La signora operatrice avverte che il ritardo è dovuto ad un disperato che si aggira sui binari con l’intento di suicidarsi. Il viaggiatore : “Ma perché la polizia non gli spara ?” .L’operatrice ed io ci guardiamo esterefatte , mentre il viaggiatore invece cerca consenso e un signore inglese sussurra :boor. La mattinata continua : entra nel Club esclusivo il padre di un parlamentare bolognese noto per le sue esternazioni via twitter : fa incetta in dosi multiple di merendine e succhi di frutta , bustine di the, zucchero, acqua minerale e riprende la via verso i binari romani. Arrivo a Roma : scendo dal Freccia Rossa stordita dalle urla cellularesche di uomini e donne che impediscono anche una normale lettura di giornali e passo dal club : un ex parlamentare con la sportina azzurra tipica della Camera dei deputati emula il padre bolognese. Mi avvicino alle signore del banco operativo e segnalo “l’accaparratore compulsivo ”.Le signore con garbo e tanta tanta pazienza mi rispondono “Lo sappiamo ma non possiamo dirgli niente !”. Bologna/Milano e ritorno: sempre club euro star l’unico confortevole luogo che è rimasto dopo aver eliminato ogni altra sala d’aspetto. Una signora giapponese a Milano va nella toilette del club e si scontra con un uomo di mezza età che esce dal bagno femminile lasciando gli impianti igienici non proprio come si conviene ad una persona civile. La signora in ottimo e garbatissimo inglese protesta e fa notare la questione igienica : il gender urla in italo/napoletano che lui non vuole essere discriminato. Dio salvi la nostra Patria il 25 Aprile!