Renzi e i piaceri alle banche piuttosto che alle famiglie
Alessandra Servidori RENZI e i piaceri alle banche piuttosto che alle famiglie
I politici accusano il popolo di non avere una educazione finanziaria ed economica. Ma, ammesso e non concesso che sia vero, francamente le verità nascoste dalla politica, contribuiscono a rendere il popolo suddito piuttosto che cittadino. Rispetto alla questione banche/mutui in questo momento dove dopo il caos ancora evidente delle fallite “4 cattive banche” alle quali recentemente si è aggiunta la Banca di Vicenza e i rumors delle reiterate difficoltà di MPS e San Paolo, il Governo stenta a far capire bene il decreto che ha in pancia e che sta per partorire. Questo decreto recepisce la direttiva europea sui mutui (per farlo l’Italia ha tempo fino al 21 marzo), prolungando la scadenza a partire dalla quale può essere fatta valere la clausola: il pignoramento dell’immobile può scattare dopo 18 rate non pagate (non più 7), anche non consecutive. Infatti secondo anticipazioni sussurrate,la sottoscrizione delle clausole di inadempimento dovrebbe essere facoltativa e la norma non dovrebbe essere retroattiva, ovvero non dovrebbe agire su contratti già sottoscritti, neanche in caso di loro surroga. Pare( il dubbio è legittimo) che una volta che la banca riceve esplicita disposizione di vendita dell’immobile, ovvero nel caso in cui il mutuario sottoscriva liberamente la clausola di inadempimento,un perito indipendente nominato dal tribunale avrà il compito di valutarne il valore. Quindi, in caso di morosità, la vendita da parte della banca sarà possibile senza passare dall’asta giudiziaria. Il trasferimento del bene alla banca comporterà in ogni caso la totale estinzione del debito, ovvero la banca sarà obbligata a cancellare il mutuo, anche se il valore dell’immobile dovesse risultare inferiore al debito residuo. Su tutto ciò dovrebbe vigilare la Banca D’Italia .E’ evidente che i dubbi sono più che legittimi. Infatti è altrettanto chiaro che Renzi ha scelto di aiutare ancora una volta le banche : infatti la Direttiva Ue NON impone la soluzione della vendita diretta delle case espropriate da parte delle banche ( art 28,comma 4 Direttiva Ue n.17 del 2014).Dunque i debitori ,che in Italia sono la bellezza di 240mila famiglie in arretrato e in sofferenza vengono “eliminati” attraverso un’operazione che le massacra e che porta alle banche ben almeno altri 20 miliardi. Si tenga conto che i pignoramenti negli anni dal 2006 al 2014 hanno visto ben 110 mila famiglie sottrarsi la casa con un aumento del 162%. Ci sono famiglie che hanno pagato puntualmente la rata del mutuo per anni fino a quando siamo entrati in crisi e magari è andato perso il lavoro che serviva sia per vivere sia per pagare anche il mutuo. E’ così che Renzi pensa di far ripartire l’Italia?