IKEA:ma che mondo è quello in cui si licenzia la madre di un disabile
Al responsabile risorse umane IKEA Corsico MILANO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )
Ho letto sui giornali – insieme a molti altri cittadini e cittadine – che nella vostra sede Ikea di Corsico (MI) è stata licenziata Marica Ricutti, separata, con due figli minori, di cui uno disabile. La sua “colpa” sarebbe quella di aver chiesto orari compatibili con la propria complicata situazione familiare, da affrontare da sola .I suoi colleghi si sono mobilitati. Anche molti di noi cittadini ,docenti, responsabili istituzionali siamo pronti a fare lo sciopero degli acquisti natalizi all’Ikea.Inoltre questa decisione assunta dall’azienda è opposta all’immagine che avete pubblicizzato della vostra azienda, attenta alla propria responsabilità sociale. Se non siete più così, non comprerò più i vostri prodotti. E non sarò la sola ,anzi divulgherò la proposta e ne sosterrò i motivi discriminatori per cui voi NON siete una azienda che ottemperate alla Direttiva Europea antidiscriminatoria e alla normativa nazionale. Se invece questo è un “incidente di gestione”, chiedo di revocare il licenziamento della lavoratrice Marica Ricutti e di concordare un orario che le consenta di gestire la sua faticosa giornata, come peraltro prevede la norma sia contrattuale che giuslavoristica.Vi sollecito a revocare il licenziamento .Alessandra Servidori Presidente nazionale associazione TUTTEPERITALIA e Docente di Diritto del lavoro UNIMORE Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.