Qui Europa :Blog Il diario del lavoro
Alessandra Servidori 22 Giugno il Diario del lavoro
Qui Europa: nuove iniziative sull’empowerment nel capitale umano guidano la trasformazione dei servizi sociali
I paesi europei escono da anni di politiche di austerità e recentemente hanno iniziato a concentrarsi di più sugli investimenti nel settore dei servizi. Ciò nonostante, ci sono ancora divari significativi rispetto ai livelli precedenti alla crisi. Nel corso della conferenza è stata valutata la sostenibilità dei servizi collegando i capitali privati attraverso l’impact financing (finanziamenti ad impatto), l’attuabilità di una strategia di investimento a lungo termine nelle infrastrutture sociali in tutta Europa, un reddito di base universale, e gli investimenti nella formazione e nel benessere sociale dei bambini e dei giovani. Le novità in campo tecnologico rendono più intenso il lavoro nella realizzazione di attività non routinarie. Avendo bisogno di personale pronto per questa nuova interazione col mondo, avere una base solida, sviluppare capacità cognitive e sostenere i partenariati tra professionisti e settori, è essenziale per offrire sostegno alle persone nella nostra società. Abbiamo osservato alcuni metodi di promozione del partenariato in diversi paesi; per esempio, l’uso degli uffici di collocamento come centri di promozione per la salute a Essen, in Germania, o attraverso la creazione di nuovi modelli di servizi sociali e nuovi strumenti di valutazione grazie al miglioramento del coordinamento tra i servizi sociali e i centri per l'occupazione in alcune regioni spagnole. I passi avanti nella personalizzazione dei servizi stanno ponendo sempre maggiore attenzione sugli utenti dei servizi, sia per la progettazione che per la valutazione. Alcuni tra i temi comuni affrontati durante i workshop e le plenarie includono il passaggio dalla conformità agli standard di servizio alla realizzazione di servizi su commissione per il benessere delle persone. Pur riconoscendo l'importanza chiave della sicurezza, abbiamo osservato esempi di pratiche dei paesi Baschi e della Scozia, dove si stanno sperimentando i nuovi modelli degli standard di assistenza, a supporto dello staff dei servizi sociali per coinvolgere gli anziani ad assumersi dei rischi positivi, da cui potranno trarre beneficio. Durante una sessione tra professionisti e alcuni giovani si è discusso degli esempi di Francia, Malta e Regno Unito, riguardo ai metodi per coinvolgere i giovani nella pianificazione e nella valutazione dei servizi a loro destinati, per convertirli nei primi giudici dei servizi. La tecnologia si è rivelata un argomento rilevante durante tutto il corso della conferenza e le discussioni hanno affrontato le implicazioni di una trasformazione tecnologica che potrebbe condurre ad un divario digitale tra chi possiede delle competenze in campo tecnologico e chi ne è carente. Tuttavia, la tecnologia potrà anche rivelarsi un punto di svolta, permettendo ai servizi sociali di migliorare la propria efficienza, scambiarsi informazioni in modo più efficace e consentire una maggiore partecipazione degli utenti. La digitalizzazione sta trasformando il modo in cui vengono erogati i servizi sociali; a partire dagli strumenti di valutazione digitale, le analisi guidate dai dati, fino ai programmi integrati per la protezione dell’infanzia per i professionisti dei servizi sociali, le mappe interattive, le applicazioni che promuovono uno stile di vita autonomo, come il riconoscimento vocale e la teleassistenza avanzata o i e voucher per gli utenti del servizio. È chiaro ormai che investire nelle persone e nelle comunità è fondamentale per garantire un tessuto sociale forte e per progredire verso una società più equa ed etica e scientifica per il progresso dei servizi sociali. Grazie ai 610 partecipanti, la Conferenza Europea dei Servizi Sociali è diventata la piattaforma di riferimento per i responsabili politici e gli operatori, nel sostegno dell'innovazione fondata sulla condivisione di conoscenze basate sull’evidenza e sullo sviluppo in tutta Europa e oltre.