Sostegno ai familiari dei disabili
Alessandra Servidori
Vaccinazione obbligatoria per il personale di nidi e sostegno ai disabili: obblighi ragionevoli che contrastano l’utopia della irresponsabilità.
L’Emilia Romagna è terra di innovazione, coraggio, tradizione di classi dirigenti che si assumono la responsabilità anche politica di dare robuste sterzate quando il bene comune non diventa ostaggio dell’utopia della libertà a scapito degli altri. E’ così che si governa un territorio e non rincorrendo i populismi che disegnano progetti di libertà non attuabili. La vaccinazione obbligatoria sia per i bambini che per gli operatori dei servizi per l’infanzia è una decisione di buon senso che non ammette deroghe perché i dati della situazione di copertura e dunque di prevenzione del rischio di epidemie, sia in Emilia Romagna che in Italia, non permettono indecisioni. Così come dobbiamo fare in fretta ,molto in fretta, avendo più di un ddl fermo in parlamento ,per sostenere le oltre 300mila persone in Emilia Romagna e gli oltre due milioni in Italia , che si prendono cura-i così detti caregivers- di familiari disabili o non autosufficienti e che sono un sostegno informale ma fondamentale al welfare familiare e dunque per lo Stato .Persone , che spesso rischiano di perdere il loro lavoro per curare la dignità di un parente ed in minima parte tutelati anche dalle novità in materia di riforma del mercato del lavoro per accedere ai permessi. Sicuramente serve un Fondo nazionale perché vero è che alcune regioni nell’ambito delle risorse hanno previsto da tempo una rete di servizi e il relativo fondo di finanziamento, ma il problema della non autosufficienza si è accentuato, le risorse per il welfare statale sono diminuite e contemporaneamente si è “ordinata “ attraverso il Codice del terzo settore operativo da agosto, una realtà legata al volontariato e all’impresa sociale che può dare impulso al processo di riconoscimento al merito delle rete di sussidiarietà che si deve però avvalere legislativamente di una bussola per l’organizzazione del lavoro, sgravi fiscali e previdenziali ,che orientano attraverso linee guida l’istituzione dei servizi, delle procedure per avere accesso ai finanziamenti. Al Ministero del lavoro con troppa lentezza si sta mettendo in fila i regolamenti attuativi appunto del Codice(Legge delega 6.giugno 2016 e decreto legislativo del 3 luglio 2017,n.112) che comunque prevedono una interrelazione con il Ministero della famiglia “orfano” del Ministro Costa che si è dimesso e risorse. Dunque non c’è tempo da perdere.