Previous Next
COVID E CANCRO : due emergenze da considerare  post di Alessandra Servidori        START MAG 28 Ottobre 2020  In tutta Europa in ottobre si... Read more
Welfare aziendale e produttività: troppo pochi gli accordi Alessandra Servidori - Produttività ,welfare aziendale e contrattazione : ancora troppo pochi gli... Read more
GIOVANNA MARTELLI chi è costei? ALESSANDRA SERVIDORI                  30 novembre 2015 Giovanna Martelli, renziana della prima... Read more
SIAMO STANCHINE Alessandra Servidori                       SIAMO STANCHINE    14 OTTOBRE 2015 Siamo seri :... Read more
PNRR :Mezzogiorno diamoci una mossa Alessandra Servidori     PNRR e Mezzogiorno : facciamo il punto  e …. diamoci una... Read more
Libera e democratica opinione sul decreto OMOFOBIA                       Alessandra... Read more
Formazione : la rete delle donne di qualità Alessandra Servidori                 28/01/2021  La Rete delle donne di qualità  Il 2020 è stato... Read more
Riflessioni da cristiana cattolica Riflessione di una cristiana cattolica      EWWIWA MARIA !!!!! Ritirato il documento sulle linee... Read more
8 marzo il sussidiario.net  ALESSANDRA SERVIDORI   UN GOVERNO AMICO DELLE DONNE? No neanche nell'emergenza Non c’è molto da... Read more
GLI INGHIPPI DELL'ITALICUM ALESSANDRA SERVIDORI -GLI INGHIPPI DEL BRUTTO ITALICUM 21 marzo 2016 www.formiche.com  Dunque,... Read more
DALLA PARTE DELLE DONNE E DEL LAVORO .La situazione aggiornata   Alessandra Servidori       -18 SETTEMBRE        DALLA PARTE DELLE DONNE e del lavoro nel... Read more
Piattaforma economica di TUTTEPERITALIA ile 2020 Il nostro piano Piattaforma economica  di TUTTEPERITALIA                        13 Aprile 2020  Il nostro piano... Read more
DUE SIGNORE AL COMANDO Alessandra Servidori                  DUE SIGNORE al COMANDO 20 giugno 2016  Ebbene si’ hanno... Read more
Bruxelles ci chiede di essere un paese normale   Alessandra Servidori  formiche.net La lettera risposta a Bruxelles, questa sconosciuta:... Read more
Discriminazioni razziali: importante sentenza Alessandra Servidori  https://formiche.net/2021/01/discriminazione-razziale-lavoro/   In questo... Read more
INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀ a cura di Alessandra Servidori Studiose insieme contro il Virus e oltre                  Nuova professionalità Giugno 2020    INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀa cura di... Read more
PNRR : dalla Ue risorse per salvare i bambini e il loro futuro Next-gen: i fondi ue di nuova generazione e la spinta a plasmare il futuro dei... Read more
Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni, l'arroganza,le spinte, ...la pornografia Alessandra Servidori Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni ,le spinte, l’arroganza e... Read more
Perché la morte con prepotenza delle tante donne private del diritto alla vita non sia vana. Alessandra Servidori             \n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E'... Read more
Lavoratrici e lavoratori fragili e COVID è importante sapere che Alessandra Servidori                                     Speciale : lavoratrici e lavoratori... Read more
Ancora una volta insieme contro il cancro – GIOVEDI 8 settembre 2016  ALESSANDRA SERVIDORI              Ancora una volta insieme contro il cancro – GIOVEDI 8... Read more
Recovery Fund,perchè non vanno dimenticati i servizi sociali Recovery Fund, perché non vanno dimenticati i servizi sociali     ... Read more
A Bologna : no all'illegalità Alessandra Servidori  NO all'illegalità  La politica bolognese è in difficoltà, come nel resto... Read more
Verso i nuovi ITS : Luci e ombre nella nuova formazione Alessandra Servidori      https://www.ildiariodellavoro.it/ 30 novembre... Read more
L'Agenda della Presidenza croata per il semestre ue QUI EUROPA www.ildiariodellavoro.it L’agenda della presidenza croata per il semestre... Read more
Sempre peggio il gap del lavoro Sempre peggio il gap del lavoro tra donne e uomini   www.ildiariodellavoro.it 3 Giugno 2019... Read more
Per una lettura servidoriana Pasquale   PER UNA LETTURA SERVIDORIANA PASQUALE ( se vi va) AUGURI !!!  Alessandra Servidori    Giovedì... Read more
Festival dello sviluppo sostenibile ROMA 11 Ottobre TUTTEPERITALIA Festival dello sviluppo sostenibile A casa mia!   ROMA martedì 11 Ottobre ore 9 Associazione... Read more
BISOGNA VACCINARE I BAMBINI! ALESSANDRA SERVIDORI  E’ vero, noi non conosciamo per esempio la poliomelite e il vaiolo e la... Read more
In diretta dal Circo Massimo Alessandra Servidori   In diretta dal Circo Massimo : la piazza forte della famiglia.  E’ una... Read more
DI MAIO ,la cultura dell'ignoranza Alessandra Servidori  Di Maio, la cultura del non saper fare i conti e  non dire la... Read more
JUNCKER versus RENZI e ritorno sul filo spezzato del sistema bancario Alessandra Servidori JUNCKER versus RENZI  e ritorno sul filo spezzato del sistema bancario I... Read more
medicina di genere : nuova frontiera per la contrattazione  Alessandra Servidori         Una nuova frontiera per la contrattazione : la medicina di... Read more
IL DECRETONE NON CONVINCE :ecco perchè Alessandra Servidori      I conti  del decreto Rilancio rinominato Ristorno fanno comunque... Read more
Audizione in Senato Commissione Lavoro Direttiva Salario minimo Prof .Alessandra Servidori              Presidente Nazionale TutteperItalia  14 Gennaio 2021     ... Read more
Prevenzione salute e sicurezza sul lavoro?Le misure che mancano INCIDENTI SUL LAVORO/ Le misure che mancano per la sicurezza  IL... Read more
TutteperItalia e Europa social Network Il post di Alessandra Servidori su Esn   www.startmagazin.it       30 marzo 2020  In questa... Read more
LE CREPE ormai FRANE della politica bancaria nostrana   Alessandra Servidori          LE CREPE ormai FRANE della politica bancaria nostrana  10... Read more
Povertà minorile : approvato Bando per contrastare il disagio psicologico in adolescenza ALESSANDRA SERVIDORI      Notizie dal Comitato Interministeriale strategico  per il contrasto... Read more
2018 : attenzione alla disabilità Alessandra Servidori       Attenzione alla disabilità  Anche nel 2017  si è registrato un... Read more
L'EUROPA STA PER RALLENTARE E L'ITALIA....... ALESSANDRA SERVIDORI  www.formiche.net    L'EUROPA STA PER RALLENTARE E... Read more
Seduta 499 del Senato Nel corso della seduta pubblica n° 499 del Senato del 8 settembre 2015 è stato approvato il testo... Read more
L'apprendistato per gli insegnati   L’apprendistato, una buona idea per la formazione dei docenti  Alessandra... Read more

Lavoro e ancora lavoro-Luglio 2024 Nuova professionalità

Nuova Professionalità Luglio 2024 ALESSANDRA SERVIDORI

 Rubriche NUOVA PROFESSIONALITÀ _ V/2 (2024)

Innovazioni e Pari opportunità Lavoro e, poi, ancora lavoro a cura di Alessandra Servidori

L’appuntamento Europeo ci costringe a ragionare con una visione allargata sulle proposte che riguardano il mercato del lavoro certamente stando con i piedi ben piantati a terra. Partire dunque da ‘‘Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva, nonché di procedure di controllo e informazione’’ trattandosi oltreché di un percorso per una migliore e più garantita tutela del c.d. lavoro povero, di un’importante riforma delle politiche retributive, contrattuali e delle relazioni industriali, è evidente che sollecitarne l’approvazione definitiva al fine di provvedere al più presto la predisposizione e l’entrata in vigore dei decreti delegati per il perseguimento degli obiettivi maggiormente urgenti è una questione di buonsenso. Dobbiamo, anche per essere competitivi a livello internazionale, assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi in quanto è materia di dibattito il confronto tra le retribuzioni italiane e quelle di altri paesi. Nel fare questo confronto si lamenta una situazione d’inferiorità delle retribuzioni italiane. Mettendo in secondo piano la differente dinamica della produttività del lavoro. Dal 1995 il prodotto per ora lavorata è cresciuto in Italia di appena il 7 per cento contro il 26 per cento dell’area dell’euro nel suo complesso. Il PIL pro capite italiano, che a parità di potere di acquisto nel 1995 era di 9 punti superiore a quello medio dell’area dell’euro, nel 2019 era inferiore di 10 punti. Il fatto è che le retribuzioni medie sono più basse perché sono più basse, rispetto ad altri paesi, quelle più elevate. In Italia solo il 9 per cento dei lavoratori percepisce un reddito lordo annuo superiore a 40mila euro. Tuttavia, negli ultimi anni, sia le misure di sostegno al reddito durante la pandemia e dopo, sia i provvedimenti sulla decontribuzione hanno interessato, in varie misure, i redditi fino a 35mila euro, quando il segmento di contribuenti con un reddito superiore a quel limite (divenuto per legge la soglia ufficiale del benessere) paga il 56% dell’Irpef e come è noto non ha percepito alcun beneficio. È questa una situazione squilibrata e iniqua che va recuperata attraverso le nuove aliquote della riforma fiscale. Ed è evidente che è importante contrastare il lavoro sottopagato, anche in relazione a specifici modelli organizzativi del lavoro e a specifiche categorie di lavoratori, definire, per ciascuna categoria, i contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati in riferimento al numero delle imprese e dei dipendenti, al fine di prevedere che il trattamento economico complessivo minimo del contratto maggiormente applicato sia – ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione - la condizione economica minima da riconoscersi ai lavoratori nella stessa categoria; stimolare il rinnovo dei contratti collettivi nel rispetto delle tempistiche stabilite dalle parti sociali, nell’interesse dei lavoratori; contrastare i fenomeni di concorrenza sleale posti in essere mediante la proliferazione di sistemi contrattuali finalizzati ad abbassare il costo del lavoro e a ridurre le tutele dei lavoratori (c.d. dumping contrattuale). Sia per individuare i contratti maggiormente applicati che per contrastare forme di dumping contrattuale è fondamentale definire l’ambito di applicazione ovvero la categoria che in un regime di libertà sindacale è affidato alla contrattazione delle parti a cui non può supplire la legge. Occorre pertanto in fase di prima applicazione fare riferimento alle “‘‘categorie’’ previste dall’Archivio nazionale della contrattazione presso il Cnel. Se deve essere la contrattazione collettiva il principale strumento per estendere erga omnes il trattamento complessivo previsto nei contratti maggiormente applicati diventa indispensabile stimolare il rinnovo dei contratti che avviene con un ritardo medio di 38 mesi ed è quindi inadeguato a tutelare le retribuzioni dal costo della vita. È questo sicuramente uno dei motivi delle basse retribuzioni che si lamentano in Italia. Per rimediare a queste criticità, è necessario favorire la contrattazione decentrata e di prossimità allo scopo di poter ‘‘scambiare’’ nel luogo di lavoro una maggiore produttività e migliore qualità del lavoro con retribuzioni di risultato più elevate. Questi obiettivi possono essere conseguiti tramite adeguate politiche di detassazione che favoriscano queste tipologie di retribuzione e le erogazioni del c.d. welfare aziendale. Quanto alla contrattazione nazionale è importante proporre di istituzionalizzare l’istituto della mediazione del governo nelle vertenze contrattuali. La mediazione non è una novità ma ha sempre fatto parte della prassi delle relazioni industriali, con interventi in situazioni specifiche su richiesta, di volta in volta, delle parti o di particolare situazione di conflittualità. Può essere utile – viste le difficoltà sul terreno dei rinnovi fisiologici dei contratti nazionali specie in alcune categorie, fare della mediazione del governo un passaggio normale nel corso delle procedure di rinnovo. In pratica si tratterebbe di rendere obbligatorio, dopo un arco temporale predefinito in cui i negoziati non sono conclusi, un tentativo di conciliazione. Nel caso che l’iniziativa non abbia esito positivo, trascorso un altro arco temporale predefinito, il governo è tenuto a formulare una proposta di accordo di rinnovo sulla base dei materiali e delle posizioni fino allora emersi nel corso del negoziato. La proposta non è una forma di arbitrato vincolante per le parti, ma avrebbe comunque un rilievo politico significativo. L’avvio negli ultimi tempi di un processo legislativo che caratterizzi l’attuale come la legislatura della partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese, tenendo conto dei progetti di legge di iniziativa popolare rivolti a dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione e nel caso di quello presentato dalla Cisl è fondamentale. Sul “Lavoro temporaneo”, osservando le esperienze compiute nella disciplina dei contratti a termine in altri paesi – in particolare la Spagna, sarebbe saggio: a) Abolire ogni forma di causalità per proroghe o rinnovi nell’arco di 24 mesi. b) Prevedere – anche con misure di incentivazione fiscale – che la conclusione del contratto a termine non comporti l’estinzione automatica del rapporto di lavoro, ma l’obbligo dell’impresa di offrire, ove possibile, al lavoratore una proposta di ricollocamento previo svolgimento se necessario di un periodo di formazione. Se il lavoratore rifiuta l’offerta o si determina l’impossibilità di ricollocarlo, in mancanza di un posto adeguato, si verifica l’estinzione del contratto con una maggiorazione sul tfr secondo tabelle definite nell’ambito della contrattazione collettiva. c) Per il lavoro stagionale si potrebbe prevedere un tipo di contratto a tempo indeterminato, ma la prestazione lavorativa si effettua quando occorre. Nei periodi di non lavoro, i lavoratori, se hanno i requisiti contributivi necessari, percepiscono le prestazioni previste o, altrimenti, hanno la possibilità di provvedervi. Questa condizione lavorativa indurrebbe le aziende ad avvalersi, all’occorrenza, del medesimo personale, in regime di continuità del rapporto di lavoro. Da ultimo, ma non per importanza, rivedere le norme che assegnano funzioni essenziali ai rappresentanti dei lavoratori in azienda o a livello del territorio in materia di salute e sicurezza. I poteri di questi lavoratori sono effettivi; possono disporre senza perdere la retribuzione del tempo necessario per svolgere i loro compiti e soprattutto il rappresentante può «fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro». Ma questi rappresentanti dei lavoratori corrono rischi di rappresaglia? Può darsi, ma sono in grado di difendersi, sulla base delle tutele sono già previste dal TU: «Chi è chiamato dagli altri lavoratori a svolgere tale funzione ‘‘non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali». In sostanza, ognuno deve essere “‘‘ispettore di sé stesso’’ e dei propri colleghi. Va reso effettivo il coordinamento dei servizi ispettivi di Inps e Inail per poter svolgere in una volta sola controlli incrociati sulla regolarità complessiva dell’azienda e sulla posizione contributiva, assicurativa e di sicurezza dei  lavoratori. Oggi ogni ispettore guarda alla materia di sua competenza e il coordinamento è affidato alla buona volontà. Dietro però ci sono anche questioni tecniche e informatiche: noi abbiamo un accesso molto parziale alle banche dati di Inps e Inail con le informazioni sulle aziende controllate. Occorre «superare la frammentazione, la disomogeneità delle ispezioni e “un piano organico della prevenzione” e di totale coinvolgimento di tutti i corpi ispettivi in un’unica regia nazionale» e puntare ad una “formazione dei lavoratori reale” e non apparente. Va altresì utilizzata la sanzione della sospensione dell’attività di impresa inadempiente, una misura che si sta rivelando efficace, tanto che negli ultimi anni si è passati da alcune centinaia a migliaia di casi. Fra i risultati conseguiti, va rinnovata l’intesa quinquennale siglata dal Inl con Inail per la condivisione dei database in materia di vigilanza, a favore del processo di implementazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, previsto dal Testo unico in materia di salute e sicurezza. Nell’ambito poi di una auspicabile riforma della sanità andrebbe rivista un’impostazione sostanzialmente ideologica che risale all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978: la teoria della tutela unitaria della salute (prevenzione, cura e riabilitazione) che assegnò anche la problematica infortunistica alle Asl (per fortuna un referendum ha sottratto alle Asl le funzioni in materia di ecologia). In precedenza, l’Inail aveva una competenza esclusiva ed era dotato persino di proprie strutture ospedaliere (i c.d. traumatologici). È abbastanza comprensibile che nel personale delle Asl oberate dai problemi della sanità siano carenti le figure professionali in grado di intervenire sulla sicurezza dei macchinari e sull’organizzazione del lavoro. Per inciso: i medici del lavoro sono in Italia 5,5mila su 14 milioni di lavoratori. Alessandra Servidori

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.