Presidente Mattarella 2:lasciatelo lavorare
Alessandra Servidori Presidente Mattarella 2 : lasciatelo lavorare
Una domenica strana, è come quella atmosfera che prepara il temporale :inquieta e dolorante. Siamo nelle mani del Presidente Mattarella dopo quelle consultazioni ridicole di attori politici che non hanno a cuore il bene della nostra bell’Italia. Il giorno in cui Bruxelles ci sta giustamente preparando la sanzione per le bugie dette sia sul salvataggio delle banche popolari e di MPS sia per Alitalia,risorse impiegate dagli spergiuri che hanno detto,mentendo, che NON erano aiuti di Stato, siamo molto preoccupati dell’acuirsi delle tensioni internazionali in aree vicine all’Italia, a cominciare dalla Siria dove i bombardamenti nell’alba hanno infuocato le immagini che ci sono arrivate,chiare e terribili.Noi siamo in balia di partiti e movimenti che non considerano la situazione delicatissima delle scadenze importanti e imminenti dell’Unione Europea, i contrasti nel commercio internazionale. E la nostra congiuntura economica, che rischia di invertire il trend positivo avuto fin qui :la Banca d’Italia ha certificato che l’economia ha rallentato il ritmo nei primi mesi di quest’anno, accentuando una tendenza a frenare che era già iniziata a fine 2017: la produzione industriale ha dato segnali preoccupanti, e il pil nel primo trimestre cresce ancora, ma meno di un anno fa. La spinta è rallentata rispetto al 2017, anche se non ancora tale da mettere a rischio la crescita,ma i timori sono più che giustificati anche in considerazione della situazione internazionale, caratterizzata dalle tensioni sul commercio globale scatenate dai dazi imposti da Trump e dal pericolo che Usa e Russia si misurino sul piano militare nel drammatico scenario siriano. Tutta l’economia europea, Germania compresa, si sta lasciando alle spalle il picco di crescita e , complice l’imminente uscita del Regno Unito dalla Ue, il secondo semestre dell’anno può riservare brutte sorprese a tutta l’eurozona. Fino ad ora Mario Draghi ci ha sostenuto ma il rialzo dei tassi per la programmata fine della politica monetaria accomodante da parte della Bce, peserà sui conti pubblici su cui già gravano le cosiddette “clausole di salvaguardia” Ue (nel caso aumenterebbe l’Iva nel 2019) e la necessità di una manovra correttiva per gli scostamenti già registrati nel 2018.E noi siamo senza governo e abbiamo già un problema grave perché i principali gestori di fondi internazionali hanno da tempo lasciato capire che c’è il rischio che i nostri titoli di Stato possano essere svenduti con l’avvicinarsi del momento in cui la Bce cesserà di acquistarli e dunque proteggerli. Dunque il Presidente Mattarella cerca di dare vita ad un governo che persegua la crescita senza tralasciare il risanamento della finanza pubblica, e rispetti i parametri europei su deficit e debito oppure sappia proporre riforme così radicali e innovative da negoziare con credibilità una loro modifica virtuosa a Bruxelles.Siamo con Lei Presidente.