Le idee
Sei idee forti e concrete e da subito:
- Abbiamo superato l’idea che le politiche di conciliazione riguardano solo le donne, che solo loro abbiano il problema di conciliare il lavoro professionale e il lavoro di cura. Anche nei paesi più avanzati sul piano dei servizi sociali e del riconoscimento dei diritti della donna si sta cambiando strada nel tentativo di favorire la crescita del lavoro di cura da parte degli uomini in vista di un più equo equilibrio all’interno della coppia che si rivolge verso una maggiore partecipazione delle donne alla forza lavoro. Ben due direttive UE chiamano in causa la capacità degli uomini di dedicare più tempo alla cura dei figli: IL CONGEDO PARENTALE (1966/34) riconosce agli uomini l’utilizzo del congedo parentale – In Italia L.92/012 Fornero ha introdotto novità!) comunque ampia attuale discussione in corso; IL LAVORO A Part Time ( 1997/81) Raccomanda ai datori di lavoro di facilitare il lavoro Part Time .Purtroppo questa direttiva e le iniziative nazionali che non sono seguite (vedi Avviso comune parti sociali 8 marzo 2011) non hanno ancora dato importanti e diffusi risultati, comunque considerando che il PT non è una scelta ottimale poiché riduce il salario,la contribuzione a fini pensionistici, la possibilità di avanzamenti di carriera,i servizi di cura che chiedono le donne vanno sviluppati con forte concentrazione sullo sviluppo del principio di sussidiarietà pubblico/privato.
- Fondo sociale europeo (FSE) il 10% delle risorse disponibili è destinato all’obiettivo del sostegno e della partecipazione femminile al MDL: lavoro interministeriale e interistituzionale per sviluppare attività insieme sulle politiche per l’occupabilità e l’inclusione e importanti impegni sottoscritti in ambito Europeo e internazionale dal nostro Governo per alcune priorità: Ridurre gap salariale e retribuzione, contrastare violenza anche sul lavoro, modificare i percorsi di orientamento e formazione e sostenere nuovi ambiti lavorativi per giovani, semplificare l’accesso al lavoro e adempimenti, sostenere le piccole imprese femminili e giovanili anche nei percorsi di apprendistato. Usare dunque fondi FSE anche per VOUCHER di CONCILIAZIONE o VOUCHER DI SERVIZI o FORMATIVO- vedi LEGGE FORNERO e APPRENDISTATO!!!
- Insistere sulla contrattazione di prossimità e sulla diffusione delle nuove e buone pratiche, prima ancora di ampliare gli spazi di carattere legislativo (USARE OSSERVATORIO e BANCA DATI CONSIGLIERA NAZIONALE!!!) ricco di materiale.
- IL WELFARE AZIENDALE E IL BILATERALISMO: Come far entrare gli aspetti della conciliazione e flessibilità negli accordi sulla produttività e quindi riconoscere loro le previste agevolazione fiscale stanziate a questo titolo.
- VALUTAZIONE E PERFORMANCE di genere nella Pubblica Amministrazione: sviluppare e adottare a tappeto il sistema e criterio già sperimentato con Organismi Indipendenti Valutazione e dirigenza della PA per individuare applicare le Direttive Civit 2012 (L.5/008) su coordinamento scientifico SSPA affidato e svolto Staff Consigliera Nazionale di parità del Ministero del lavoro e politiche sociali.
- Prevenzione e sicurezza sul lavoro: sviluppare i moduli e i percorsi formativi previsti dal TESTO UNICO 81 e nei recenti rinnovi contrattuali in dimensione di genere soprattutto per informare delle iniziative a disposizione e sostenere dunque una prevenzione sui luoghi di lavoro a dimensione femminile.
Febbraio 2013
Alessandra Servidori e le altre......