DANNI A FERRAGOSTO
https://www.startmag.it/economia/che-cosa-serve-su-lavoro-welfare-e-fisco/ startmagazine 15 Agosto ALESSANDRA SERVIDORI
FERRAGOSTO : DANNI IN CORSO
L’incertezza e il caos in cui siamo trascinati dalla situazione politica e governativa mette in luce alcuni aspetti che sembrano offuscati ma che pesano come macigni. I navigator, ancora pochi i certi e ancora tutti da formare, navigano in brutte acque : già ancora prima dell’acuirsi della crisi la situazione a livello regionale tra l’Anpal, le Regioni e i centri per l’impiego e il Ministero del lavoro appariva difficile e in queste ore è drammatica. Il sistema informatico impostato non riesce a scambiare i dati tra il Ministero del Lavoro e i database regionali e la ricerca dei beneficiari per ricordargli che devono trovare lavoro, perché il benefit del reddito di cittadinanza ha un limite è ancora in alto mare e con l’erogazione del si è già partiti: prima semmai si dovevano formare i navigator, poi si faceva lo screening sui beneficiari. I centri per l’impiego devono cercare al telefono fra i beneficiari quelli che devono sottoscrivere il patto per il lavoro, una firma che dovrebbero apporre entro 30 giorni, ma non ci sono navigator né personale a sufficienza nei centri per l’impiego, e non si riuscirà a stare dietro alle domande,e la macchina è già inceppata e la contrattualizzazione dei navigator che sono privi di lavoro invece è già in corso. Si hanno davanti scadenze importanti come la nomina del commissario ue e ci sono provvedimenti in attesa di essere approvati l’aumento dell’iva e il cuneo fiscale sempre più profondo e si è anteposto il reddito di cittadinanza e quota cento con una crisi politica che si somma all’instabilità globale e le imprese si sono fermate con gli investimenti per l’incertezza con norme scritte e riscritte abolite ( come l’ammortamento del Piano 4.0) in totale mancanza di una politica industriale nazionale e il pil è sempre più esangue. Ci sono contratti da rinnovare come quello del pubblico impiego scaduto da un anno , nuovi concorsi da svolgere per nuove assunzioni per personale precario mentre nella pubblica amministrazione quota 100 ha svuotato gli uffici e le corsie di ospedale si è fatta propaganda con l’eco bonus che ha favorito le grandi imprese e penalizzato le piccole quando sappiamo che il Paese ha il 93% di imprese piccole e medie e una burocrazia che le ammazza come gli interessi passivi pagati dal creditore e non dal debitore.Per Alitalia si stava tornando progressivamente al carrozzone disastroso e disastrato che furono. In Europa non contiamo nulla e siamo completamente isolati, se russi, cinesi e americani passano dall’usarci strumentalmente per i loro giochi a ignorarci e il consuntivo di questi 14 mesi di governo penta stellato pesa drammaticamente sulle nostre spalle .Se si considera la condizione di declino dell’Italia e dunque la necessità e l’urgenza di mettere in campo politiche non solo di semplice rilancio ma di vera e propria ricostruzione – politica, istituzionale, economica, infrastrutturale, sociale, morale, culturale – del paese. C’è bisogno di una stagione politica forte proprio perché i problemi sono strutturali e di tali dimensioni che non possono essere affrontati con politiche temperate, strumenti ordinari e tempistiche lente ma con politiche di riforma e modernizzazione del Paese. L’economia soffre di mancate iniziative concrete a favore dello sviluppo, e quelle poche prese vanno per lo più nella direzione opposta ed è falsa la spiegazione che vuole l’Italia in stagnazione solo ed esclusivamente per via di una avversa congiuntura internazionale e per colpa delle scelte sbagliate ed egoiste dell’Europa a trazione franco-tedesca. Dopo aver buttato l’opportunità temporale che la politica monetaria espansiva della Bce ci aveva regalato, ora sarebbe oltremodo suicida fare altrettanto con la nuova stagione di tassi a zero che Mario Draghi ha già predisposto alla vigilia della scadenza del suo mandato e del passaggio del testimone a Christine Lagarde. In autunno non basterà raffazzonare una qualsiasi legge di bilancio per uscirne vivi. Serve che gli italiani più accorti abbiano una reazione più netta e forte, anche da sotto l’ombrellone e dalle cime delle montagne perchè basta essere attendisti e fatalisti, sosteniamo il buon senso che il Presidente Mattarella non farà mancare.L'EDLE