Discriminazione e razzismo contro Kamala Harris :l’Italia non permetta a Libero di farla franca
Alessandra Servidori Discriminazione e razzismo contro Kamala Harris :l’Italia non permetta a Libero di farla franca
"Libero" definisce Kamala Harris «mulatta» termine razzista e discriminatorio per definire la prima afroamericana arrivata alla vicepresidenza degli Stati Uniti spirito coloniale ,usato in maniera offensiva e ignorante poiché la Harris è figlia di genitori indiani e giamaicani, ma è evidente che il giornale è animato da sottosviluppo culturale e certo di una omertà dell’ordine dei giornalisti. Allora non si può tacere ma bisogna agire.Ricordiamo che ancora prima di essere Vice Presidente Usa Kamala Harris si è posta contraria alla nomina di Coney Barrett, il pensiero che il posto della paladina dei diritti civili Usa sia preso dalla giudice ultra conservatrice famosa per la lunga serie di voti in “opposizione all’aborto e ai diritti riproduttivi”. “Non c’è questione che manchi di rispetto e disonori il lavoro e quello che il giudice Ginsburg ha ottenuto nella sua vita che cancellare la decisione fondamentale della storia della Corte che ha stabilito che la donna ha diritto a prendere le decisioni sul proprio corpo” ha detto Harris durante un comizio in Nord Carolina, riferendosi alla sentenza Row vs Wade del 1973, che di fatto ha legalizzato l’interruzione di gravidanza negli Stati Uniti e che da allora è nel mirino degli estremisti cattolici di destra. E proprio la cancellazione di Roe vs Wade è alla base della scelta di Amy Coney Barrett da parte di Trump, che ha così chiamato a raccolta la destra cristiana con uno dei temi più sentiti e divisivi nella politica e nella società americana.Proprio la difesa dell’aborto, ma anche di altre questioni legate all’Affordable Care Act, meglio noto come ObamaCare, sono alla base dell’opposizione dei democratici alla nomina della giudice ultra conservatrice. Per questo lo sfogo di Harris contro Coney Barrett serve a ricordare agli americani che in caso di conferma rapida da parte del Senato, cosa che Trump e il leader del Senato Mitch McConnell stanno cercando di fare, la giudice sarebbe parte della Corte Suprema già il 10 novembre quando si discuterà dell’eventuale bocciatura della legge sulla Sanità voluta dall’ex presidente, che lascerebbe improvvisamente senza copertura assicurativa milioni di americani con malattie pre esistenti. Una questione, quest’ultima, che potrebbe diventare ancora più ampia dopo il Covid, che potrebbe ampliare il numero degli americani che, senza Obamacare, non avrebbero accesso alla copertura sanitaria. Le italiane e gli italiani hanno il dovere morale e istituzionale di difendere la Vicepresidente da attacchi vergognosamente razzisti e discriminatori.Il Codice delle Pari Opportunità e la Costituzione Italiana ne siano la testimonianza.