Due buone ragioni per essere solidali con Giorgia Meloni
Alessandra Servidori
Esprimo solidarietà a Giorgia Meloni prima di tutto come Presidente del Consiglio dei Ministri che sta svolgendo un ruolo delicatissimo in ambito nazionale e internazionale e si muove con prudenza in una situazione di guerra in Ucraina e in Israele che ci coinvolge direttamente : Meloni afferma con coerenza che difendere queste due nazioni è nel nostro interesse e con la consapevolezza che si accendono nuove tensioni sui mercati, in particolare quello energetico. Lo scontro coinvolge, anche se indirettamente, due dei maggiori esportatori di petrolio del pianeta: l’Arabia Saudita, che produce circa il 15% dell’export mondiale di petrolio, e l’Iran, che oggi è solo il quattordicesimo maggiore esportatore. Le quotazioni del petrolio sono già balzate del 5% nelle prime ore di scambi dopo l’inizio del conflitto, tornando verso i 90 dollari al barile. Una nuova fiammata dei prezzi dell’energia, capace di ridare slancio anche all’inflazione, rappresenta una minaccia pesante per un’economia globale che vive già una fase di crescita piuttosto debole. Dunque noi italiani ne abbiamo di buoni motivi per avere delle preoccupazioni. Ma si sa che in queste ultime ore nonostante le immagini dell’obbrobrio che si sta consumando le espressioni più volgari le ho trovate su quei dannatissimi social che hanno sostituito il bene comune della ragione. Che pare non esserci più, finanche le vicende private sono buttate nell’orinatoio della giornata quotidiana e si trascinano per ore e ore infamando anche la politica con le parole più grevi. Sono solidale con Meloni e non discuto le ragioni profonde che portano due persone a prendere strade diverse: ognuno ha diritto di vivere la propria vita sentimentale come vuole. In questo caso si tratta della Premier, e quindi ogni comunicazione privata diventa pubblica. Una Premier che da sempre ribadisce i valori della «famiglia tradizionale», insieme alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. Ma spesso le famiglie, come fotografa l'Istat, si rompono, e lasciarsi,è doloroso per noi adulti e per i nostri figli e mettere al mondo una creatura non significa avere un modello unico di famiglia ma sapere che l’interesse dei figli è sempre e comunque da privilegiare.Le parole di Giorgia Meloni di fronte all’aggressione e la volontà di ferirla dopo ripetuti triviali inciampi del partner, meritano rispetto.