IL NOSTRO PROGRAMMA: TUTTEPERITALIA
I punti del nostro programma
- Lavoro e pari opportunità
- Fisco
- Impresa
- Investimenti
- Riforme istituzionali
- Credito
- Riforma elettorale
- Giustizia civile e semplificazione
1. Lavoro e Pari opportunità
6) Riduzione sensibile del costo del lavoro, sia sotto il profilo del carico contributivo che della pressione fiscale;
7) Potenziamento dei meccanismi di retribuzione incentivati dal punto di vista fiscale e contributivo che diano effettivo respiro agli imprenditori e lavoratori, non nella misura e con la lentezza degli attuali;
8) Riduzione dei meccanismi rigidi di flessibilità in uscita;
9) Creazione di “sportelli unici” che si occupino della ricollocazione e inserimento nel mercato del lavoro sia attivando servizi di politiche attive per il lavoro che occupandosi delle pratiche burocratiche di sostegno al reddito.
2. Fisco
1) Approvare immediatamente la delega fiscale con i relativi decreti attuativi;
2) Riduzione del prelievo fiscale e contributivo sul lavoro, e taglio immediato della pressione fiscale per 10 miliardi da realizzare attraverso azioni integrate tra loro:
- completa deducibilità della componente costo del lavoro dal calcolo della base imponibile irap
- intervento diretto sulle aliquote irap e ires e contemporaneamente aumentare le detrazioni irpef sui redditi medi/bassi.
Come trovare le risorse:
- taglio della spesa pubblica sulla dirigenza ministeri;
- razionalizzazione spesa sanitaria;
- dismissioni patrimoniali;
- privatizzazioni dei servizi cultura e turismo;
- taglio organismi indipendenti e dirigenza;
- Mobilità nella Pubblica Amministrazione – Mobilità obbligatoria per il PI per favorire la ristrutturazione dello Stato;
- revisione degli incarichi apicali nella PA. Così minori interessi e minore spesa. Infatti dismettendo anche le 4944 società partecipate dai comuni e le 1965 delle province si risparmia molte risorse e in cambio del patrimonio immobiliare e privatizzazioni si concorda con i partners europei l’emissione di eurobond per finanziare gli investimenti produttivi così da non gravare sulle finanze pubbliche nazionali
3. Impresa
1) Aumentare credito di imposta all’innovazione e ricerca per favorire gli investimenti privati;
2) Istituire un bonus sulla spesa totale e non solo limitato agli incrementi di investimenti;
3) Aumentare agevolazioni per start up anche artigianali, di settore, dei servizi;
4) Sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile attraverso progetti che usano Fondi strutturali UE;
5) Dare vita ad un sistema informatizzato di banca dati di modelli di imprese avviate, con i procedimenti eseguiti per sostenere on line il percorso, i costi, gli adempimenti
6) Sostegno all’export con un albo del Made in Italy dei prodotti protetti e certificati per settore comparto;
7) Introdurre un credito di imposta per gli investimenti in cultura e beni artistici;
8) Semplificazioni per le sponsorizzazioni private
4. Investimenti
1) attivare subito i programmi pronti per l’edilizia scolastica, il dissesto idrogeologico (già finanziati in parte) per realizzare infrastrutture;
2) Velocizzare l’utilizzo SUBITO dei FSE poiché abbiamo ancora a disposizione 28 miliardi che dobbiamo utilizzare subito ( e non entro il 2015!)
5. Riforme istituzionali
1) Subito mano al Titolo V Costituzione con la cancellazione immediata delle competenze concorrenti;
2) Semplificare semplificare semplificare. Su energia ,trasporti infrastrutture togliere subito la doppia competenza riportare a livello statale .Subito eliminare art 114 : Province.
6. Credito
1) Liquidare lo stok dei debiti della PA alle imprese e garantire i termini dei pagamenti come detta la UE;
2) Fondo garanzia per le pmi e sistemi di garanzia;
3) Accordo con Banca Italia per avere una parte di interessi in bot e cct, messi sul mercato e dati dalla ricapitalizzazione appena avvenuta delle quote di Banca d’Italia;
4) Maggior cooperazione tra le Banche centrali europee, sulle politiche monetarie e sulle riforme strutturali. (Peraltro proprio Padoan ora ministro economia italiano è relatore del manifesto delle strategie per la crescita Ocse).
7. Riforma elettorale
Dell’Italicum condividiamo di massima l’accordo raggiunto ma specifichiamo:
1) preferenze su liste in cui siano alternati candidati uomini e donne e certezza di diritto di capilista in egual misura donne e uomini
2) rivedere al ribasso le soglie di accesso per i partiti minori in coalizione,tenendo conto dei livelli attuali
8. Giustizia civile e semplificazione
1) Per le imprese: abbattere il numero e le prassi autorizzative per insediamenti e avvio nuove imprese
2) Semplificare la normativa degli appalti;
3) Realizzare il ddl gia' pronto sulle semplificazioni;
4) Introdurre filtri per ricorsi TAR;
5) Separazione carriere magistratura;
6) Semplificazione giustizia e insediamenti di strutture sul territorio